Flauta Travesera

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Flauto traverso privo di fessura (421.121.12-71). Fra 1846 ed il 1847 il costruttore e strumentista di Monaco di Baviera Theobald Boehm (1794-1881) inventa un modello di flauto che, con alcune modificazioni, è quello impiegato attualmente. Il modello restituisce alla sua canna metallica la foratura cilindrica, abbandonata per usare quella conica per più di centocinquanta anni. La posizione e il diametro dei fori sono determinati secondo i principi acustici, senza considerare la comodità per otturarli.
Si giunge a questa comodità attraverso il sistema di chiavi. La licenza per poter fabbricare in Francia il nuovo modello di flauto fu concessa da Boehm nel 1847 a Clair Godfroy Vaine (… 1814 – ca. 1878). Il Godfroy lo adattò alle esigenze degli esecutori del suo paese. L’esemplare del museo è un buon esempio del cosidetto adattamento. Da una parte ritorna al legno, in questo caso palissandro, come materia per la costruzione del corpo. Dall’altra parte modifica il meccanismo di Boehm in altri aspetti.
Perfora nel centro i tappi che s’incontrano sotto l’azione directa delle dita; sostituisce la chiave aperta di Sol con una chiusa, inventata dal parigino Vincent Dorus (1838); alla fine applica un meccanismo per il pollice della mano sinistra (Sib-Si) creato dall’italiano Giulio Briccialdi nel 1848 il cui uso è oggi universale. Oltre che per qualità tecniche e sonore, gli strumenti di Godfroy godono di una meritevole fama per la squisita purezza del loro disegno. Questo fatto si apprezza inoltre negli accessori, come per esempio la custodia, o nel recipiente dell’unto per le giunture. Inscrizione: 1 — Strumento: CLAIR/Godfroy/Ainé/A PARIS/ BREVETÉ 2 — Astuccio: Clair Godfroy ainé a Paris. L. 66,5 x 0 del tubo 1,85 cm. L. 40,2 x a. 9,5 x h. della custodia 4,5 cm. Donazione, Collezione Dott. Emilio Azzarini, 1964. IM 95.