Lira de las Islas

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Liuto a guscio, a manico (321.321-71). Deriva dalla lura, viola popolare piriforme usata nell’Impero Bizantino, da cui si diffuse in Europa durante il Medioevo. In altre epoche si era soliti fabbricarla con diverse misure, aveva da una a tre corde simpatiche e l’arco era provvisto di sonagli (yeracocudhuna) per sottolineare il ritmo della melodia. Attualmente predomina la mezza misura e la fattura riflette influssi di quella del violino; cavigliere con riccio, piroli laterali, tastiera, cassa di risonanza più profonda e larga. Le sue caratteristiche più specifiche sono: l’impiego di un unico pezzo per il fondo, per il manico e per il cavigliere; e la posizione dell’anima calata fra il piede sinistro del ponticello e il fondo. Strumento popolare, viene suonato da solo o accompagnato da un liuto o da un piccolo tamburo. Il musicista l’appoggia verticalmente sulle sue ginocchia, sfrega con l’arco le corde ed accorcia la loro lunghezza di vibrazione per mezzo dello strofinio obliquo delle unghie della mano sinistra. Lung. 53.5 x larg. 21 x h. 5 cm. Donazione, Ministero di Cultura e Scienza della Grecia, per mezzo Della sua Ambasciata in Argentina, 1977. IM 622.