Sheng

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Organo a bocca (412.132). La sua invenzione è stata attribuita al mitico sovrano cinese Nyù Kwa (ca. 2800 a.C.). Viene già menzionato nel XII secolo a.C, sebbene non ci siano rappresentazioni fino al VI secolo d.C. Esistono diverse varietà, con diversi nomi, che si distinguono per le loro dimensioni e per il numero e la funzione dei tubi. Di solito, come in questo caso, i tubi sono diciassette, realizzati in bambù e introdotti in un recipiente di metallo o di legno laccato con forma di vasetto a beccuccio al posto della primitiva zucca.

Al suo interno, tredici dei tubi hanno nelle estremità un ancia libera di metallo accordata con una goccia di cera. In ognuna di queste canne è praticato il foro per mettere le dita sopra il bordo del recipiente. La lunghezza di questi tubi così come quella degli altri restanti senza funzione sonora, fanno sì che l’apparenza generale dello strumento sia simile a quella di un uccello, con le ali spiegate verso l’alto.

Lo sheng si usa sostenendo la cassa con ambedue le palme delle mani mentre si soffia o si aspira attraverso il becco e, con le dita, si chiudono nello stesso tempo i fori di differenti tubi. Larg. 14,5 x h. 48 cm.