Clavicordio Ligato

{{article:6623}}{{article:6643}} Salterio di cassa (314.122-8). Derivato dal monocordo, cordofono utilizzato principalmente dai teorici medievali per lo studio matematico degli intervalli. A questo strumento si aggiunge una meccanica di tasti basculanti che, durante la pressione, alzano tangente metalliche attaccate al settore interno degli stessi e percuotono le corde. La semplicità della meccanica dà la possibilità di una trasmissione directa dal movimento della mano alla corda. Ciò permette sottili differenze di suoni e perciò di espressività. Tuttavia la scarsa intensità sonora che… Clavicordio Ligato

Arpa

{{article:6622}}{{article:6642}}   Arpa a cornice, a pedali (322.222-5). Verso la fine del Rinascimento si cominciarono a fabbricare delle arpe con possibilità cromatiche in consonanza con le caratteristiche stilistiche del repertorio che si doveva eseguire. Questa fattura utilizzò due о tre file di corde messe in piani paralleli о incrociate. Mentre una о due di esse fornivano la scala diatonica, la restante offriva i suoi cromatici. Ciò nonostante la complessa fattura ed esecuzione delle arpe doppie e triple determinò la ricerca,… Arpa

Sitar

{{article:6621}}{{article:6641}}   Liuto a guscio, a manico incastrato (321.321-6). Lo si trova documentato nell’India fin dall’antichità, con diverse forme e nomi. Secondo la tradizione, il poeta e musico Amir Khusru (1252-1324), durante il regno Mogol inverti l’ordine delle corde, situando quella più acuta a sinistra dell’esecutore ed introdusse i tasti mobili, per facilitare l’impiego di differenti raga (s). Inoltre gli assegnò il nome definitivo (dal persiano se = tre e tar = corda). Attualmente è lo strumento più popolare nel… Sitar

Resonator Guitar

{{article:6620}}{{article:6640}} Liuto a cassa, a manico incastrato (321.322-5-6). Questo modello di steel-string guitar fu creato dai fratelli Dopyera (o Dopera). Ha come particolarità un risuonatore metallico semplice o composto da una camera interna collocato nel corpo dello strumento. La ragione è stata quella di produrre una maggiore sonorità, sebbene nello stesso tempo si riuscisse ad ottenere una sostanziale variazione timbrica. L’idea venne presa da alcuni modelli di banjos che avevano risuonatori simili nella sezione posteriore delle loro casse. Il primo… Resonator Guitar

Fonógrafo

{{article:6619}}{{article:6639}}   Tra le diverse esperienze del XIX secolo per ottenere la registrazione di vibrazioni sonore, emerge come precursore diretto del fonografo, il phonoautographe, di Eduard Leon Scott. Inventato nel 1857, consisteva in uno stiletto infilato su una membrana chetrasmetteva i suoni raccolti da un padiglione conico di metallo e li registrava su una carta ricoperta di nerofumo collocata in un cilindro girevole. Nel mese di aprile dell’anno 1877 il francese Charles Cros inviava una comunicazione alla Académie des Sciences… Fonógrafo

Berimbau

{{article:6618}}{{article:6638}}   Arco musicale con risuonatore-sonaglio vascolare (311.121.222-4 + 112.13). Di origine africana, le sue caratteristiche morfologiche e tecniche di esecuzione sono simili a quelle degli archi musicali angolesi dei Bantues. Fu introdotto e diffuso in Brasile, specialmente in Bahia, dagli schiavi negri. Di ciò danno testimonianza fonti illustrate di cronisti che risalgono alla prima decade del XIX secolo. Il berimbau consiste in una sbarra rustica di legno con una corda di filo metallico fissata alle estremità. Il risuonatore è… Berimbau

Ko Ling

{{article:6617}}{{article:6637}}   Flauti diritti in serie,privi di fessure (421.112.1). Strumento sonoro costituito da quindici tubi cilindrici di canna, di diverse lunghezze e diametro, inseriti in una zucca, il tutto ricoperto di lacca nera. I tubi sono chiusi alla estremità superiore da un coperchio nel quale è stata intagliata una smussatura. Nella base della zucca, c’è una piastra di osso con una perforazione che serve per sostenerlo alle piume centrali della coda di una colomba; durante il volo di quest’ultima, l’aria… Ko Ling

Dung- Chen(s)

{{article:6616}}{{article:6636}} Trombe naturali diritte (423.121.12). Ognuna di esse consta di un tubo conico di rame, diviso in tre sezioni, che si incastrano a mo’di telescopi. Queste sezioni sono formate da larghi anelli d’argento, materiale impiegato pure nel bocchino, nel leadpipe e nel padiglione. La superficie è coperta totalmente con rilievi astratti e motivi fitozoomorfi.I dung-chen (s) sono sempre suonati da coppie di monaci tibetani nelle diverse cerimonie e processioni. Data la sua estrema lunghezza (può giungere fino a m. 4,50)… Dung- Chen(s)

Vaso Silbador

{{article:6615}}{{article:6635}} Flauto vascolare a condotto d’aria interno (421.221.41). Questa denominazione si applica alle anfore archeologiche americane realizzate in ceramica che contengono uno o due fischietti. Le anfore sono formate da uno o più scompartimenti — collegati o no fra loro — i quali adottano frequentemente configurazioni fito, zoo e antropomorfiche. I fischietti hanno proporzioni ridotte in relazione alla dimensione totale del pezzo. La loro posizione in esso è variabile. Si presentano isolati o comunicanti con il resto del recipiente e… Vaso Silbador

Sanshin

{{article:6614}}{{article:6634}}   Liuto a cassa, a spiedo (321.312-5-6). Discende del sanxian cinese, introdotto nel 1390 nell’arcipelago giapponese di Okinawa, centro dell’antico regno di Ryukyu. Come il suo predecessore, possiede un manico lungo e sottile, senza tasti. Questo si prolunga in un puntale o spiedo che attraversa la cassa di risonanza rettangolare. La medesima si costruisce con tavola armonica e fondo di pelle di serpente, in generale pitone, affinché coprano le fasce di legno. La denominazione di questo liuto dovuta al… Sanshin