Pu-Ti-Pú

{{article:6626}}{{article:6646}}   Membranofono a frizione, con bacchetta legata in cima (231-2-91). Probabilmente la prima menzione in Italia di questo tipo di membranofono si trova nel Gabinetto armonico (1716-23) del gesuita Filippo Bonanni. L’autore si riferisce ad esso come strumento nelle Vendemmie. La stampa che accompagna il testo illustra la sua struttura e il modo di esecuzione. Trascorsi più di duecentocinquanta anni, i dati forniti da Bonanni si mantengono vigenti. In alcune región della sua attuale distribuzione geografica — zona meridionale… Pu-Ti-Pú

Lira de las Islas

{{article:6625}}{{article:6645}} Liuto a guscio, a manico (321.321-71). Deriva dalla lura, viola popolare piriforme usata nell’Impero Bizantino, da cui si diffuse in Europa durante il Medioevo. In altre epoche si era soliti fabbricarla con diverse misure, aveva da una a tre corde simpatiche e l’arco era provvisto di sonagli (yeracocudhuna) per sottolineare il ritmo della melodia. Attualmente predomina la mezza misura e la fattura riflette influssi di quella del violino; cavigliere con riccio, piroli laterali, tastiera, cassa di risonanza più profonda… Lira de las Islas

Flauta Travesera

{{article:6624}}{{article:6644}} Flauto traverso privo di fessura (421.121.12-71). Fra 1846 ed il 1847 il costruttore e strumentista di Monaco di Baviera Theobald Boehm (1794-1881) inventa un modello di flauto che, con alcune modificazioni, è quello impiegato attualmente. Il modello restituisce alla sua canna metallica la foratura cilindrica, abbandonata per usare quella conica per più di centocinquanta anni. La posizione e il diametro dei fori sono determinati secondo i principi acustici, senza considerare la comodità per otturarli.Si giunge a questa comodità attraverso… Flauta Travesera

Clavicordio Ligato

{{article:6623}}{{article:6643}} Salterio di cassa (314.122-8). Derivato dal monocordo, cordofono utilizzato principalmente dai teorici medievali per lo studio matematico degli intervalli. A questo strumento si aggiunge una meccanica di tasti basculanti che, durante la pressione, alzano tangente metalliche attaccate al settore interno degli stessi e percuotono le corde. La semplicità della meccanica dà la possibilità di una trasmissione directa dal movimento della mano alla corda. Ciò permette sottili differenze di suoni e perciò di espressività. Tuttavia la scarsa intensità sonora che… Clavicordio Ligato

Arpa

{{article:6622}}{{article:6642}}   Arpa a cornice, a pedali (322.222-5). Verso la fine del Rinascimento si cominciarono a fabbricare delle arpe con possibilità cromatiche in consonanza con le caratteristiche stilistiche del repertorio che si doveva eseguire. Questa fattura utilizzò due о tre file di corde messe in piani paralleli о incrociate. Mentre una о due di esse fornivano la scala diatonica, la restante offriva i suoi cromatici. Ciò nonostante la complessa fattura ed esecuzione delle arpe doppie e triple determinò la ricerca,… Arpa

Sitar

{{article:6621}}{{article:6641}}   Liuto a guscio, a manico incastrato (321.321-6). Lo si trova documentato nell’India fin dall’antichità, con diverse forme e nomi. Secondo la tradizione, il poeta e musico Amir Khusru (1252-1324), durante il regno Mogol inverti l’ordine delle corde, situando quella più acuta a sinistra dell’esecutore ed introdusse i tasti mobili, per facilitare l’impiego di differenti raga (s). Inoltre gli assegnò il nome definitivo (dal persiano se = tre e tar = corda). Attualmente è lo strumento più popolare nel… Sitar

Resonator Guitar

{{article:6620}}{{article:6640}} Liuto a cassa, a manico incastrato (321.322-5-6). Questo modello di steel-string guitar fu creato dai fratelli Dopyera (o Dopera). Ha come particolarità un risuonatore metallico semplice o composto da una camera interna collocato nel corpo dello strumento. La ragione è stata quella di produrre una maggiore sonorità, sebbene nello stesso tempo si riuscisse ad ottenere una sostanziale variazione timbrica. L’idea venne presa da alcuni modelli di banjos che avevano risuonatori simili nella sezione posteriore delle loro casse. Il primo… Resonator Guitar

Fonógrafo

{{article:6619}}{{article:6639}}   Tra le diverse esperienze del XIX secolo per ottenere la registrazione di vibrazioni sonore, emerge come precursore diretto del fonografo, il phonoautographe, di Eduard Leon Scott. Inventato nel 1857, consisteva in uno stiletto infilato su una membrana chetrasmetteva i suoni raccolti da un padiglione conico di metallo e li registrava su una carta ricoperta di nerofumo collocata in un cilindro girevole. Nel mese di aprile dell’anno 1877 il francese Charles Cros inviava una comunicazione alla Académie des Sciences… Fonógrafo

Berimbau

{{article:6618}}{{article:6638}}   Arco musicale con risuonatore-sonaglio vascolare (311.121.222-4 + 112.13). Di origine africana, le sue caratteristiche morfologiche e tecniche di esecuzione sono simili a quelle degli archi musicali angolesi dei Bantues. Fu introdotto e diffuso in Brasile, specialmente in Bahia, dagli schiavi negri. Di ciò danno testimonianza fonti illustrate di cronisti che risalgono alla prima decade del XIX secolo. Il berimbau consiste in una sbarra rustica di legno con una corda di filo metallico fissata alle estremità. Il risuonatore è… Berimbau

Ko Ling

{{article:6617}}{{article:6637}}   Flauti diritti in serie,privi di fessure (421.112.1). Strumento sonoro costituito da quindici tubi cilindrici di canna, di diverse lunghezze e diametro, inseriti in una zucca, il tutto ricoperto di lacca nera. I tubi sono chiusi alla estremità superiore da un coperchio nel quale è stata intagliata una smussatura. Nella base della zucca, c’è una piastra di osso con una perforazione che serve per sostenerlo alle piume centrali della coda di una colomba; durante il volo di quest’ultima, l’aria… Ko Ling